La Rocca Brancaleone è l’edificio che più di ogni altro rappresenta il potere veneziano a Ravenna (1441-1509).
Nel 1456 il doge Francesco Foscari comunicò al podestà di Ravenna il proposito di costruire una fortezza. I lavori iniziarono nel maggio 1457 e la fortezza venne chiamata Rocca Brancaleone, forse in omaggio a uno sconosciuto guerriero veneziano. Il progetto fu affidato a due veneti, Giacomo Corner e Vitale Lando, che decisero di collocare la fortezza nell’area nord-est della città. Dal punto di vista militare, la Rocca - data la sua forma quadrangolare, incapace di reggere i colpi delle armi da fuoco - era antiquata già al momento della sua costruzione. Era predisposta a svolgere la funzione di controllo sulla città, almeno a giudicare dalle postazioni offensive: pare che ci fossero ben trentasei bombardieri disposti in due ordini e rivolti verso la città e solo quattordici rivolti fuori di essa.
Per costruire la fortezza i veneziani impiegarono più di dieci anni. Alla fine del 1460 la Rocca Brancaleone era dotata di bastioni, torri merlate, cisterne, quartieri, armeria, arsenale, mulino, fabbrica delle polveri e palle di ferro. Per tutto il tempo della dominazione veneziana venne arricchita di nuove strutture e continuamente accresciuta. Il punto focale della fortezza era rappresentato dalla vera e propria Rocca, un ampio quadrilatero di circa 2180 mq di superficie, con quattro torrioni circolari agli angoli uniti da cortine murarie. A sud, su un'area di 14.000 mq circondata da mura con agli angoli torrioni difensivi (due circolari e due semicircolari), si trovava la cittadella con gli alloggi per le guarnigioni, i depositi e le stalle. Tutto attorno correva un ampio fossato le cui tracce sono ancora oggi intuibili nonostante i lavori di riempimento realizzati.
Oggi la Rocca Brancaleone ospita un ampio parco pubblico e diverse iniziative culturali.