La prima riunione ufficiale del Consiglio Accademico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna si tenne il 5 aprile 1829. L’idea di istituire un’Accademia era stata avanzata già nel 1803, in età napoleonica, ma il progetto fu attuato solo molti anni dopo, grazie all’interessamento di Monsignor Lavinio de’ Medici Spada, vice legato del Governo Pontificio giunto a Ravenna nel settembre 1824. La delibera di fondazione dell’Istituto venne ratificata il 28 maggio del 1827, nella residenza legatizia del Palazzo Apostolico. A presentare il progetto fu Ignazio Sarti, scultore, architetto e incisore bolognese, primo docente di architettura del Collegio dei nobili, ossia il liceo, poi direttore dell’Accademia stessa.
La realizzazione della sede dell’Accademia fu il più impegnativo compito affidato a Sarti, compito che l’architetto portò a compimento nel giro di due anni.
La sede dell’Accademia, a fianco del monastero di Classe, fu realizzata con fogge architettoniche che univano elementi classici a forme cinquecentesche.
Le sale dell’Accademia sono state annesse alla Biblioteca Classense e restaurate. Nel 2017 è stata inaugurata la Sala del Mosaico, destinata a ospitare eventi espositivi. Nella Sala è ospitato un grande pavimento musivo di circa 90mq risalente al VI secolo, rinvenuto nel 1875 nell’area di Classe. Dopo il ritrovamento, i mosaici vennero composti in questo ambiente tra il 1889 e il 1890, da operai che lavorarono sotto la direzione di Gaetano Savini. Il mosaico si compone di tre pannelli con decorazioni differenti. Il pannello più grande raffigura un vaso da cui escono tralci di vite sul quale è collocato un pavone.
Gli altri due pannelli a mosaico hanno una decorazione più semplice, a figure geometriche entro nastri e ornamenti intrecciati.
Oggi la sede dell’Accademia di Belle Arti è in via delle Industrie, non lontano dal mausoleo di Teoderico.