Palazzo di Teoderico

Tra via Roma e via Alberoni, nelle vicinanze di Sant’Apollinare Nuovo, si trovano i resti della facciata di un edificio comunemente chiamato Palazzo di Teoderico poiché tradizione vuole che corrisponda all’ingresso dell’antica dimora del re Goto. In realtà la costruzione non è attribuibile all’epoca teodericiana - i resti del vero palazzo imperiale sono stati rinvenuti nel Novecento e poi riseppelliti - e pare databile al VII-VIII secolo.

Una delle ipotesi più accreditate attribuisce i resti al portico della chiesa di San Salvatore ad Calchi, un antico edificio di culto documentato nelle fonti medievali e demolito intorno al 1510 dai frati Minori Osservanti di Sant’Apollinare Nuovo per recuperare spazi. Secondo altre ipotesi, invece, l’edificio sarebbe un vecchio corpo di guardia costruito per controllare l’accesso al palazzo degli esarchi.

Al piano terra e al primo piano, al quale è possibile accedere per mezzo di una stretta scala a chiocciola in mattoni, sono conservati resti di alcuni pavimenti musivi rinvenuti durante le campagne di scavo nei pressi dell’aerea del palazzo imperiale teodericiano. Tali reperti testimoniano anche la complessa stratigrafia del luogo, che testimonia la presenza di edifici dal I al VII secolo.