Duomo

Il Duomo


Il Duomo di Ravenna è di edificazione relativamente recente; fu infatti interamente ricostruito tra il 1734 e il 1745, per volere dell’arcivescovo Maffeo Nicolò Farsetti, su disegno dell’architetto Giovanni Francesco Buonamici. La chiesa è stata riedificata nello stesso luogo sul quale sorgeva la Basilica Ursiana dedicata alla resurrezione di Cristo, costruita dal vescovo Orso tra la fine del IV secolo e gli inizi del V.

L’aspetto della basilica voluta da Orso è stato ricostruito grazie alle fonti archeologiche. La chiesa era originariamente divisa in cinque navate sostenute da quattro file di quattordici colonne coronate da capitelli e era decorata da stucchi policromi, rivestimenti marmorei e da un ciclo musivo.

Dell’antica Basilica Ursiana si conservano alcune colonne e il timpano che sovrasta la porta d’ingresso centrale.

L’ingresso attuale è preceduto da un grande portico a tre archi, dei quali quello centrale è decorato ai lati da due colonne di granito rosa.

La cupola, che si erge per quasi 50 metri, rappresenta il punto più alto della città storica, al suo interno è decorata con affreschi di Giovan Battista e Alberto Barbiani. Sul lato sinistro del Duomo, collegato a esso con un arco in muratura, si trova un campanile cilindrico altro 35 metri, la sua costruzione è collocata già nella prima metà dell’anno 1000.

L’interno è diviso in tre navate, le navate laterali sono divise in tre campate, ognuna con una cappella. Le cappelle sono decorate con dipinti e sculture del Sei-Settecento. La scritta in latino che percorre tutto il cornicione interno è un’invocazione a Sant’Apollinare, patrono della città.

Nella cappella della Madonna del Sudore sono conservati due sarcofagi con coperchi semicilindrici risalenti alla metà del V secolo.