Piazza del Popolo

Piazza del Popolo durante il dominio veneziano


“Intervento di grande importanza fu la sistemazione della piazza, che ancora oggi mantiene le proporzioni e la qualità urbanistica veneziana. Al posto del palazzo del podestà i veneziani edificarono un palazzetto fortemente connotato dal loro gusto architettonico che venne destinato a edificio comunale fin dal 1444, anno in cui fu terminato.

La nuova fabbrica presentava una sontuosa facciata arricchita di decorazioni, ora interamente scomparse; era corredata da un vasto porticato (la “loggia nuova”) sorretto da antiche colonne recanti il monogramma di Teoderico, la cui provenienza è molto incerta. A lungo si è pensato alla distrutta chiesa di S. Andrea dei goti, ma la non eccellente fattura ha indotto a abbandonare questa teoria. Il palazzo era molto estesi e dotati di vasti cortili interni. […] Grandi rimaneggiamenti toccarono anche alla chiesa di S. Ruffillo sul lato ovest della piazza: si rifece la facciata e al centro di essa, si elevò la torre dell’orologio. Con il rinnovamento estetico si cancellò anche l’intitolazione locale a san Ruffillo e la si dedicò a S. Sebastiano, santo di devozione più diffusa e prestigiosa.

Una ventina di anni dopo, alla chiesa di S. Sebastiano si aggiunse lateralmente un altro corpo di fabbrica, destinato a una seconda chiesa intitolata significativamente a S. Marco (1491). Si creò un’originale struttura a due ambienti giustapposti, collegati all’interno, dotati di autonomo ingresso sulla piazza. Nel 1483, a siglare un affratellamento simbolico tra capitale e città suddita si innalzarono due colonne su basamenti realizzati da Pietro Lombardo nella parte della piazza antistante i palazzi comunali. Su una si pose la statua di San Marco (o forse il leone), sull’altra, affiancata, quella del patrono ravennate, sant’Apollinare. La piazza, a completamento di questi grandi lavori, venne interamente lastricata e collegata con il foro asinario retrostante, il mercato del bestiame (oggi piazza XX Settembre).”

 

[Fonte: C. Giovannini, Ravenna e Venezia in C. Giovannini, D. Bolognesi, a c. di, Dal Medioevo all’Età moderna vol. II di P.P. D’Attorre, a c. di, Storia illustrata di Ravenna. Dall’antichità al medioevo, Milano, Nuova Editoriale Aiep, 1989, pp. 54-56.]