1897
1907
1690 ca.
1704
La basilica di San Giovanni Evangelista, posta tra viale Farini e via Carducci, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, fu edificata negli anni immediatamente successivi al 424 per volontà di Galla Placidia.
L’edificio che ospitava l’ospedale di Santa Maria delle Croci era in realtà un complesso di vecchie e nuove fabbriche sviluppatesi attorno alla chiesa omonima. L’ingresso destinato alle autorità si affacciava sull’antica via Girotto (Guaccimanni), l’accesso per il pubblico era sul retro.
La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo fu fatta costruire da Teoderico tra la fine del V secolo e gli inizi del VI. Il re la volle accanto al suo palazzo con le funzioni, appunto, di chiesa palatina di culto ariano dedicata al Salvatore.
Tra via Roma e via Alberoni, nelle vicinanze di Sant’Apollinare Nuovo, si trovano i resti della facciata di un edificio comunemente chiamato Palazzo di Teoderico poiché tradizione vuole che corrisponda all’ingresso dell’antica dimora del re Goto. In realtà la costruzione non è attribuibile all’epoca teodericiana.
Alla complessa articolazione del clero regolare si aggiunsero, nel basso Medioevo, i monasteri degli ordini mendicanti e le confraternite, che arricchirono ulteriormente il quadro dell’organizzazione della vita religiosa.
La contrazione urbana e la riduzione di scala, incessante dall’VIII secolo, degli interessi economici, dei traffici, della popolazione comporta necessariamente la diminuzione del numero e delle funzioni di molti degli istituti assistenziali: se ne perdono le tracce, sia nominali che topografiche.
Le 26 scene cristologiche rappresentano il più grande ciclo monumentale del Nuovo Testamento, unico per le scelte tematiche e la successione degli episodi che rispecchiano con evidenza le concezioni religiose dei goti.